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Regalare calendari non è scontato, sono i gadget più pratici da regalare in eventi promozionali, fiere e meeting aziendali oltre ad essere, da sempre, un valido regalo per la fidelizzazione dei clienti e per diffondere con semplicità il proprio logo.
Perfetti come regalo natalizio e promozionale, si rivelano mezzi pubblicitari di successo. Arrederanno le pareti di uffici e case, nonché le scrivanie dei clienti e consumatori finali. I calendari sono considerati da tempo il “gadget must” che il cliente si aspetta di ricevere a fine anno.
Che siano da tavolo oppure da muro, oltre ad essere un gadget molto gradito sono fondamentali per promuovere adeguatamente il proprio brand aziendale. Il calendario è una delle soluzioni preferite da chi è alla ricerca di uno strumento di comunicazione discreto e al tempo stesso funzionale.
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Il calendario è un sistema antico adottato dall’uomo per dividere e dare un nome ai vari periodi di tempo che vengono definiti in date del calendario, attualmente usato per denotare una lista di eventi stabiliti e pianificati in maniera dettagliata.
Il passare del tempo era calcolato in base alle fasi lunari, ma visto che le 4 fasi lunari avevano una durata più breve di quelle solari, ben presto si passò ad un altro calendario, detto calendario lunisolare.
I romani lo utilizzarono per un lungo tempo, non senza difficoltà: infatti la durata era di 355 giorni, 10 in meno dell’anno solare Per ovviare a tale mancanza ogni due anni veniva inserito un mese in più, denominato Mercedonio.
Fu Giulio Cesare ad incaricare un astronomo di idearne uno nuovo e più pratico, il nuovo calendario venne appunto chiamato ‘giuliano’ in suo onore. Con l’entrata in vigore del nuovo calendario nel 47 a.C, il mese Mercedonio venne abolito poiché la durata dei mesi fu prolungata a 30 e 31 giorni eccezion fatta per il mese di febbraio; vennero inoltre introdotti i giorni bis-sextum – gli attuali giorni bisestili – con cadenza quadriennale.
In questo modo l’anno durava 365 giorni e 6 ore, solo pochi minuti in più dei 365 giorni, 5 ore e 48 minuti dell’anno solare. Una differenza che all’epoca non sembrò importante, ma che invece porterà all’adozione del calendario gregoriano. Durante il concilio di Nicea del 325 d.C., infatti, venne notato il fatto che l’equinozio di primavera si era spostato dal 25 al 21 marzo nel corso degli anni proprio a causa di quella differenza di pochi minuti. Venne quindi registrato la data del nuovo equinozio senza indagare oltre.
È necessario arrivare al 1578, quando l’equinozio di primavera ormai cadeva l’11 marzo, affinché venissero presi dei provvedimenti. Una commissione pontificia decise allora di saltare avanti di 10 giorni per allinearsi di nuovo con l’equinozio il 21 marzo.
Tutto ciò avvenne nell’ottobre del 1582, passando dal 4 al 15 ottobre in una sola notte. A questo punto si decise finalmente di risolvere in maniera definitiva il problema introducendo il calendario chiamato Gregoriano, in onore del papa in carica quell’anno. L’ultima modifica apportata portò la durata dell’anno a 365 giorni 5 ore e 49 minuti.
Quasi tutti si basano su alcune unità di tempo fondamentali ricavate dall’osservazione del Sole e della Luna:
Poiché però un anno solare non corrisponde a un numero intero di mesi lunari, i calendari seguono in genere o l’uno o l’altro dei due cicli.
Per mantenere questa sincronia, occorre alternare anni di 12 e di 13 mesi (vedi Ciclo metonico). In questi calendari, la data d’inizio delle stagioni si sposta in avanti o indietro da un anno all’altro, ma si mantiene sempre vicina (entro 12-13 giorni) a una data fissa.
Un esempio è il calendario ebraico o, in passato, il calendario celtico rivelato dalla lamina bronzea di Coligny. Anche la durata media di una fase lunare non è esattamente di 7 giorni (precisamente è di circa 7,3826 giorni), per questo motivo le fasi non cominciano sempre lo stesso giorno della settimana.
Sono molteplici i calendari adottati nelle varie parti del mondo, a seconda delle differenti influenze culturali
Altri calendari sono stati usati in passato, alcuni per uso soprattutto religioso o liturgico, ad esempio il calendario giuliano per le Chiese ortodosse.